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Moda e disabilità: lo stile è questione di atteggiamento!

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L’industria della moda, seppur lentamente, si sta adeguando alle mutevoli esigenze di una società fatta anche di diversità. Per chi è in carrozzina non è mai semplice trovare abiti che ben si adattino alle proprie esigenze. Pur riconoscendo che alcuni passi avanti sono stati fatti, la strada da percorrere è ancora lunga.

L’abito giusto? E’ solo questione di atteggiamento!

Qualche anno fa mi sono resa conto che le persone diversamente abili sono spesso vittime di pesanti discriminazioni ad opera dell’industria della moda, non solo quanto al reclutamento di modelli o modelle disabili, ma anche in termini di offerta per i consumatori. In vista del matrimonio di mia sorella ho personalmente sperimentato la difficoltà nel trovare l’outfit giusto. I requisiti da soddisfare erano davvero tanti: un abito comodo, facile da indossare – considerando che sarei stata seduta su una carrozzina per tanto tempo – e, per finire, adatto alla mia età e all’occasione speciale di un matrimonio. Molto spesso mi è capitato di dover acquistare i miei abiti nei negozi per bambini, perché la moda per adulti sembrava non essere davvero “per tutti” e non riconoscere il fatto che le esigenze di ciascuno di noi sono diverse.
Sono stata costretta a girare molti negozi alla ricerca di questo benedetto abito; in uno di questi mi sono addirittura sentita dire da un commessa che, secondo lei, non c’era niente di adatto a me, ancor prima di sapere esattamente cosa stessi cercando. Il vero problema, a mio avviso, non sta nella moda, piuttosto nell’atteggiamento delle persone. In altri negozi, infatti, sono stata trattata in maniera nettamente diversa, sono stata considerata semplicemente una cliente da soddisfare: le commesse mi hanno dedicato tutto il tempo necessario, cercando per me degli abiti comodi e adatti alla cerimonia. Hanno avuto la pazienza di aspettare il tempo che me li provassi e in quel negozio ho acquistato l’abito perfetto per il matrimonio di mia sorella.

Moda e disabilità

Oggi come oggi le cose vanno un po’ meglio. C’è decisamente una maggior consapevolezza in questo senso, ma c’è ancora molto da fare. Qualche lento passo avanti è comunque meglio dell’immobilità assoluta! Da un paio d’anni a questa parte sulle passerelle internazionali è capitato di veder sfilare qualche modella disabile. Alcuni personaggi famosi e qualche stilista hanno criticato il carattere discriminatorio dell’industria della moda. Non da ultimo, abbiamo assistito alla nascita di alcune aziende di abbigliamento per persone diversamente abili, e – nello specifico – abbiamo trovato linee pensate per utenti in carrozzina. Anche alcuni marchi famosi hanno inserito nelle loro collezioni una linea di capi per persone disabili.
Alcune di queste aziende sono state avviate da madri di ragazzini disabili, stanche di non riuscire mai a trovare abiti adatti per i loro figli. Hanno quindi deciso di attivarsi in prima persona e fare qualcosa di concreto per cambiare il mondo della moda e della distribuzione.
Scegliere gli abiti per il mio guardaroba, ultimamente, é diventato un po’ più semplice e lo shopping non è più un incubo per me! Credo però che ci sia ancora molto da fare. Sono consapevole del fatto che siamo tutti diversi, per forma del corpo, postura, esigenze, ma credo anche che serva un metodo per consentire alla moda di essere davvero accessibile a tutti.
Io personalmente fatico sempre molto a trovare i pantaloni che mi stiano bene, perché sono piuttosto minuta. Inoltre mi servono dei pantaloni che non si stropiccino facilmente perché sono sempre seduta sulla carrozzina. Devono essere anche abbastanza leggeri, così – se devo trascorrere parecchie ore sulla sedia a rotelle – non soffro troppo il caldo. Un altro mio dilemma riguarda la scelta della giacca: mi serve qualcosa in grado di ripararmi dal freddo e che sia impermeabile, ma al contempo leggero. Spesso faccio fatica a stare seduta con la schiena bella diritta per il peso dei vestiti. Decisamente, quest’ultimo aspetto contribuisce a rendermi scomoda e dolorosa la posizione seduta. Se poi aggiungiamo il fatto che faccio fatica a mettere e togliere la giacca, decisamente una giacca leggera risulta molto più comoda in tutte le situazioni.

Fortunatamente oggi questi disagi stanno diventando meno frequenti: è un segnale positivo, che testimonia i progressi fatti finora. La scelta di capi a nostra disposizione è decisamente più ampia che in passato e finalmente anche io posso indossare un abito che non è solo comodo, ma anche alla moda!