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Agevolazioni per disabili: tutto quello che devi sapere!

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Per le persone disabili, adattare la propria casa in funzione delle specifiche esigenze è una necessità innegabile, ma anche una vera e propria sfida. In primo luogo perché l’entità delle modifiche da apportare può aumentare con il passare del tempo, in relazione al progredire della malattia. In secondo luogo perché le spese possono raggiungere cifre considerevoli, spesso non sostenibili.

 

Questo è il motivo per cui molti, per dilazionare i costi, molti si vedono costretti a noleggiare ausili e supporti un po’ per volta, nel corso degli anni. Fortunatamente esistono degli aiuti economici e degli sgravi a vantaggio di queste persone e delle loro famiglie. In Inghilterra, ad esempio, queste agevolazioni si chiamano disabled facilites grants (la denominazione precisa varia a seconda del paese in cui vengono concesse). Queste costituiscono un aiuto economico importante per far fronte alle spese necessarie per ristrutturare/modificare gli ambienti domestici.

 

Tali agevolazioni finanziano buona parte dei lavori da eseguire all’interno dell’abitazione e il singolo deve contribuire solo in minima parte di tasca propria. In questo modo la realizzazione di questi interventi diventa un’opzione assolutamente realistica e perseguibile.

In che cosa consistono le agevolazioni per disabili?

Si tratta semplicemente di un sostegno economico. In questo modo si possano apportare delle modifiche alle abitazioni rendendo fruibili anche gli ambienti inaccessibili. Tali agevolazioni coprono in genere unicamente le spese per interventi ritenuti indispensabili da parte di uno specialista o un terapista occupazionale.

Quali soggetti hanno il diritto di ricevere queste agevolazioni?

Il requisito fondamentale per ottenere tali agevolazioni è che all’interno dell’abitazione in questione viva un disabile. All’atto dell’invio della domanda, il soggetto – sia questo il disabile o un’altra persona – deve risultare il proprietario dell’abitazione in questione, oppure il locatore o l’eventuale inquilino. Deve confermare, inoltre, l’intenzione di mantenere invariato il domicilio per almeno 5 anni.
I lavori da compiere all’interno dell’abitazione devono essere necessari, ragionevoli e realistici. Spetta quindi al professionista o al terapista occupazionale che ha in cura la persona, il compito di suggerire la tipologia di interventi da attuare. Ovviamente prima deve accertarsi che questi possano effettivamente essere realizzati all’interno dell’abitazione che la spesa derivante non risulti spropositatamente elevata.

Quali interventi rientrano in queste agevolazioni?

Le agevolazioni concedono gli importi necessari per apportare delle modifiche e migliorie nell’abitazione del disabile. Di seguito riportiamo alcuni esempi di interventi ammessi:

  • installazione di rampe e pedane al posto di scalini
  • modifiche per facilitare l’accesso agli ambienti interni dell’abitazione
  • predisposizione di ausili per il bagno
  • modifiche alla cucina per renderla più pratica da utilizzare da parte di un disabile
  • modifiche ai comandi di illuminazione / riscaldamento in modo che siano maggiormente accessibili e di più facile utilizzo

A quanto ammontano gli importi erogati?

L’importo concesso varia a seconda delle esigenze effettive del richiedente e delle politiche e procedure in vigore nel paese di residenza. In Scozia, ad esempio, la somma massima concessa è £36.000, in Inghilterra £30.000 e nell’Irlanda del Nord £25.000. Gli importi erogati dipendono dalla nazione in cui si vive, dalle effettive necessità della persona che presenta la domanda e dall’entità complessiva dei lavori previsti. Il tutto sempre sulla base del parere dei professionisti che si occupano della persona disabile.

Modalità di presentazione della richiesta

I requisiti necessari per la richiesta di queste agevolazioni dipendono, in Europa, dalla nazione in cui si vive. In primis consigliamo di contattare i servizi sociali del proprio territorio. Oppure di rivolgersi all’ufficio afferente a questioni legate alla disabilità nel proprio comune di residenza o presso gli uffici di competenza regionale/nazionale.