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Box in carrozzina: sarà il prossimo sport para olimpico?

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In molti pensano che la box non sia lo sport più indicato per le persone che si muovono grazie ad una carrozzina. In effetti, ad oggi, non molti atleti si sono specializzati in questa disciplina.


Esiste, tuttavia, un gruppo chiamato The Adaptive Boxing Organization (ABO) che si è formato proprio con lo scopo di dare maggiore visibilità e di aumentare la diffusione della pratica della box in carrozzina. Il loro obiettivo è proprio quello di portare questa nobile arte fino alle Paraolimpiadi. Il fondatore Colin Wood ha dichiarato: “Il nostro intento è quello di aiutare le persone con disabilità a competere ai massimi livelli, cioè alle Paraolimpiadi!”.


Box e disabilità: i fondamentali!


I combattenti vengono classificati in base alla loro disabilità. Le regole sono molto simili a quelle del pugilato dilettantistico in stile olimpico, sebbene alcuni di questi gruppi beneficino di piccole variazioni del regolamento. Al momento i gruppi di combattimento lavorano spesso come entità individuali in città e paesi diversi. Spesso si conoscono ed entrano in contatto tra loro attraverso i social media. Non esistono, infatti, hanno associazioni ufficiali nazionali o internazionali.


L’AOB sta lavorando in questo senso, proprio per diventare un’organizzazione ombrello per tutti i diversi gruppi di combattimento locali. Il primo obiettivo è quello di stabilire un regolamento chiaro e preciso necessario per permettere a questa disciplina di diventare uno sport paraolimpico.


Wood ha commentato le regole e la sicurezza di questo sport spiegando che “…Ci sono delle differenze nella formazione degli atleti disabili che approcciano questo sport. Il nostro primo obiettivo e monito è sempre quello di svolgere tutte le attività in la massima sicurezza.”


Adaptive Boxing Organization (ABO)


Curiosando nel loro sito Web si capisce subito chel’ABO promuove varie discipline sportive per persone con disabilità in tutto il Regno Unito e in Europa e incoraggia le persone ad assistere a questi eventi, insistendo soprattutto con le scuole e le società sportive perchè lo sport possa diventare un momento di grande partecipazione per tutti.


L’ABO ha anche una pagina Facebook dove si trovano tutte le informazioni necessarie, spesso pubblicano dei post su argomenti ed eventi rilevanti. In molti casi partecipare a questi gruppi Facebook diventa un’occasione per fare nuove amicizie, conoscere pugili in carrozzina ed entrare a far parte di questo nuovo gruppo.


Le Paraolimpiadi


Le paraolimpiadi hanno standard severi per la sicurezza e la regolamentazione. Un’ attività sportiva per essere ammessa deve essere praticata in almeno 32 paesi su 4 prima di diventare uno sport paraolimpico.


Ci vuole ancora qualche anno prima che il pugilato in carrozzina sia idoneo per le paraolimpiadi. Ad oggi ci sono circa 18 paesi coinvolti tra cui Grecia, Brasile, America e Canada. Un grande sostegno è arrivato dall’Inghilterra Boxing, che ha aiutando atleti con disabilità ad acquisire consapevolezza invitandoli a combattere alle finali nazionali a Liverpool.


Rispetto a tre anni fa la box in carrozzina è molto più conosciuta e apprezzata. Colin Wood fondatore dell’ABO è fiducioso: “Quando arriveremo alla Paraolimpiadi, dimostreremo al mondo cosa possiamo fare.”
E come dice l’invincibile Alex Zanardi, ricorda che: “Più dura è la lotta, più grande sarà il trionfo!”